La scarpata

Non ci sarebbe stata nessuna scarpata senza una vasca di raccolta dell’acqua piovana.

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GBFD: Garden Blogger’s Foliage Day – Luglio

È come se la mia cara amica e paesaggista Christina, ricordandoci periodicamente di fare il punto della situazione sul fogliame, ci richiamasse all’ordine. È come se dicesse: ” Proprio nel momento in cui siamo “ubriachi” di fioriture vi ricordo che il giardino senza il fogliame non esiste!”.

La mia amica Christina ha ragione!

Quella della consapevolezza dell’importanza del fogliame è una conquista che di solito si fa quando il giardino ha raggiunto, tuttavia, una certa maturità. Se sei agli inizi del tuo percorso “giardinicolo” e non sei esperta della materia, non pensi altro che ai fiori e non vai di certo al vivaio ad acquistare una pianta solo per il fogliame. Solo successivamente cominci a capire che le fioriture sono temporanee e il giardino, come entità stabile e duratura nel tempo, è tale solo grazie al fogliame.

Di seguito il mio contributo di immagini al GBFD di luglio.

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Lavanda dentata e rosmarino prostrato.

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Il paesaggio in prestito

Che cosa posso scrivere d’interessante sul paesaggio, in relazione al giardino, che già non sia stato scritto o detto? Come accade nei casi in cui si decide di affrontare argomenti così ampi, il rischio è quello di ripetere ciò che paesaggisti ed esperti della materia hanno già esaustivamente dibattuto e documentato. E’ per questo che, senza la pretesa di aggiungere nulla di nuovo a tale tema, con un linguaggio direi emozionale, parlerò della mia personale esperienza, vale a dire del paesaggio in rapporto a me e al mio spazio verde.

Quando ancora non c’era un giardino, ma solo pochi arbusti confusamente dislocati qua e là, imponeva già la sua presenza ed esercitava il suo prestigio.

Come una spettatrice che prova ammirazione disinteressata per qualcosa non lo avevo, tuttavia, ancora accolto come “circostanza favorevole”.

Non c’era possibilità alcuna che potesse passare inosservato, ma mi sfuggiva che potesse essere la chiave con la quale operare.

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Il giardino si evolve…

Dopo la pausa invernale e il computer guasto per mesi, torno di nuovo con le immagini del giardino e i commenti.

Con l’arrivo della primavera e le quotidiane passeggiate in giardino è sopraggiunta quest’anno una nuova sensazione: alludo ad un equilibrio spaziale prima assente, ad un’armonia che prima non c’era. E’ come se il giardino, conquistata a poco a poco una certa maturità,  fosse entrato in relazione con il paesaggio, fondendosi con esso. Questa impressione irrompe, stranamente, prima dell’esplosione simultanea delle fioriture, tipica dei mesi di aprile e maggio; quando cioè, senza la bella “distrazione” dei fiori, emerge con più chiarezza la struttura del giardino.
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GBFD Ottobre: solo fogliame

Lo scorso autunno ad ottobre il giardino ha vissuto una seconda primavera con le rose di nuovo in fiore e le pannocchie colorate della buddleia. Quest’anno lo scenario è diverso.

Qualche fiore qua e là della rosa Chinensis Mutabilis, i calici dell’Amaryllis Belladonna, un esemplare ancora piccolo di aster a fiore bianco, funzionano nella percezione generale del giardino come dettagli interessanti, ma non creano macchie di colore.

Molte rose reagiscono soltanto ora alle piogge di questi giorni con l’emissione di nuovi germogli (dopo il riposo estivo) e non escludo che la stagione possa riservarmi ancora delle sorprese con delle fioriture inaspettate, magari prima che arrivi il freddo; al momento, però, soltanto il fogliame dalle tinte autunnali svolge bene il suo lavoro, come da copione.

Ad aiutarlo interviene la giusta luce del sole di questa stagione che accende di splendidi riflessi le tinte già calde e rossastre di alcune chiome.

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Le foglie del berberis thunbergii atropurpurea dalle sfumature incandescenti.

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Facili d’estate …

Eleganti e leggere: ondeggiano al minimo alito di vento rompendo la fissità di alcune bordure. Alte e trasparenti: creano altezza senza schermare, lasciando  intravedere quello che c’è dietro. Sono alcune erbacee perenni o suffrutticose come gaura, perovskia e verbena bonariensis, piante rustiche e dai molteplici utilizzi.  A primavera compaiono un po’ in sordina con il loro fogliame e quasi non ce ne curiamo, distratti dalla spettacolare e contemporanea fioritura di moltissime altre piante, tipica della stagione. Poi quando, con l’arrivo del caldo e della forte insolazione, il giardino entra in una sorta di riposo estivo esse si rivelano con un effetto sorpresa in tutta la loro delicata bellezza: vaporose nuvole viola create dalla perovskia e punteggiature luminose della svettante gaura conferiscono al giardino un’aspetto più etereo e impalpabile. Continua a leggere

Ancora rose

Le rose sono ormai al termine della loro prima abbondante fioritura. Alcune stanno già preparando i boccioli per la successiva, sempre un po’ più timida per la verità; altre, a fioritura unica, mostrano ora tutta la loro vigoria nella spinta vegetativa.  E’ così per Albertine, sarmentosa di notevole effetto, da me scelta per rivestire un ampio arco d’ingresso al giardino. Gli esperti della Compagnia del Giardinaggio la descrivono come un “mostro”,  tanto da sconsigliarmi addirittura una seconda rosa dall’altro lato. Chissà se Albertine da sola riuscirà a rivestirlo per intero! Aspetterò ancora un po’, osservando nel frattempo il ritmo di crescita, dopodiché, se lo sviluppo sarà lento, ad ottobre metterò un altro esemplare dall’altra parte dell’arco. Sì, ormai il caldo forte è arrivato e quindi i nuovi impianti sono rimandati ad ottobre. I vivai di solito si riempiono a primavera, ma non tutti sanno che la stagione migliore, almeno qui nel centro Italia, per la messa a dimora di nuove piantine è in realtà l’autunno. Continua a leggere

GBFD: fogliame, trame e tessiture

Non so se a torto o a ragione, ma dovendo considerare il giardino come fogliame il mio pensiero va immediatamente alla Louve di Nicole de Vésian: pochi fiori, composizioni basate sui diversi toni del verde e sulle altezze variabili date dalle potature. Forse in questo caso la topiaria mette in secondo piano il discorso delle trame e tessiture, dovute alle diverse forme e dimensioni dei fogliami, ma senza dubbio La Louve è un esempio di come un giardino possa anche fare a meno delle fioriture (che pure non mancano), senza per questo essere monocromatico.

Il giardino in questo momento è un esplosione di fioriture e fare delle foto da cui i fiori siano esclusi risulta difficile, tuttavia cercherò di dare il mio piccolo contributo al GBFD proposto da Christina.Continua a leggere

Rose in giardino

Anche se quest’anno la primavera è giunta in ritardo le prime colorate fioriture hanno reso il grigiore dell’inverno un lontano ricordo. Narcisi, tulipani, giacinti, i viburni, le prime erbacee perenni, tutta la vegetazione in crescita danno ogni anno al giardino il carattere di rinnovata rivelazione. E’ soprattutto però in questo periodo con lo schiudersi delle prime corolle di rose che il giardino si arricchisce di accenti poetici…

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